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Fidiamoci del libraio anche se virtuale

 

 

 

Fidiamoci del libraio anche se virtuale

Dice: i librai non sono più quelli di una volta. Anzi, al pari delle mezze stagioni, dei giovanotti che lasciano il posto in autobus, dell’uso del congiuntivo e dei mohicani, se ne sospetta l’estinzione. Uno dei più pregiati esemplari della specie, avvistato nel corso degli ultimi trentacinque anni nel cuore della vecchia Albenga, al timone della gloriosa libreria San Michele, era Gerry Delfino. Chiunque abbia avuto a che fare professionalmente con l’editoria libraria custodisce fra le poche certezze della propria faticosa esistenza quella che Delfino sia stato il miglior libraio italiano: competente, appassionato, ironico, privo di fanatismi. Nessuno, a memoria d’uomo, può vantarsi di averlo sentito rispondere “non lo conosco” alle richieste dei più bizzarri libri da parte della sua clientela. Probabilmente primo libraio sud europeo a dotare la sua bottega di computer, ne faceva l’uso che ne fa lo scacchista Kasparov: dimostrare la superiorità dell’uomo sulla macchina. Ma estinto il libraio in carne ossa e memoria, ecco che riemerge dalle sue ceneri il libraio virtuale, inventore-titolare di Scripta Manent (www.scriptalibri.it, tel 0182-52393), superba libreria antiquaria on line, goduria e tentazione infinita per bibliofili e semplici lettori. Goduria che aumenta quando si scopre che a poche centinaia di metri dal centro di Albenga in direzione Ceriale, sul ciglio dell’Aurelia, tra serre, fiori e colture d’asparagi, Gerry ha creato intorno a un raffinato salotto-esposizione di migliaia di stampe, edizioni rare, libri antichi, (le prime edizioni del 900 sono particolarmente curate) un incredibile giardino letterario con l’aiuto di Libereso Guglielmi, “il giardiniere di Calvino”: decine di piante messe a dimora da celebri personaggi della cultura e presto accompagnate da leggii sonori con le pagine dei poeti e dei narratori che ne hanno cantato la meraviglia, dove i profumi delle erbe aromatiche si intrecciano alle fragranze della carta stampata. Roba da rimanere a bocca aperta. Ma Gerry non finisce di stupire quando ti “raccomanda” al suo amico Agostino Sommaria, ex olimpionico di vela, patron di un fascinoso frantoio, con annesso museo della civiltà dell’olio, incastonato fra le mura medievali di Albenga (Via G. Mameli, 7 – tel. 0182 559222), produttore di un grande olio extravergine d’oliva (con contorno di conserve e specialità della cucina ligure), di una linea cosmetica naturale all’olio d’oliva e, da qualche anno, di interessanti vini doc: Pigato, Vermentino e Rossese. Sempre fidarsi del proprio libraio. Anche se è diventato virtuale.

Stefano Tettamanti
La Repubblica, venerdì 4 aprile 2003
 

 

 

 

 

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